Le usano per mangiare ogni tipo di cibo e spesso viene da chiedersi come facciano a maneggiarle con così tanta precisione e velocità: i giapponesi e le loro bacchette (hashi, in lingua originale) sembrano essere una cosa sola, e anche i più piccoli le sanno manipolare in maniera davvero perfetta.
Le bacchette giapponesi (diverse per forma da quelle cinesi), sono fatte di legno di bambù oppure in metallo o plastica (e spesso sono decorate, incise o laccate con l’hurushi, la tradizionale lacca giapponese).
In ogni caso, quando non vengono utilizzate, si è soliti appoggiarle sull’apposito sostegno, detto hashioki. Gli hashi necessitano in realtà di molto allenamento e una buona dose di pazienza per essere manovrate con il dovuto “stile”, e le mamme giapponesi comprano molto presto ai loro bambini la versione “ridotta” delle bacchette, di dimensioni ridotte e dotate di piccoli fori dove inserire le dita.
Nei ristoranti spesso si trovano quelle “usa e getta” (waribashi), che devono essere spezzate al centro per poter essere utilizzate.
Ma vediamo quali sono i 4 segreti fondamentali per imparare a gestirle nella maniera più appropriata:
1- fissare una delle due bacchette nell’incavo della mano, sotto al pollice, impugnandola leggermente sopra la metà; sarà l’altra bacchetta a muoversi per acchiappare il cibo
2- afferrare la seconda bacchetta con l’indice e appoggiarla sul polpastrello del pollice tenendola come se fosse una penna; in questo modo si otterrà il controllo totale su entrambe
3- muovere la seconda bacchetta per prendere il cibo, avendo cura di non incrociarle fra loro; un’operazione abbastanza complicata all’inizio ma che via via, con un po’ di pratica, risulterà sempre più facile
4- tenere ben salde entrambe le bacchette in modo che non si muovano mentre si cerca di prendere il cibo (possibilmente senza ridurlo a brandelli); in questa operazione è molto importante che le bacchette vengano utilizzate con la giusta angolazione rispetto al piatto (quella ottimale è di 45°).
Quindi, imitare alla perfezione un giapponese nel rituale del pasto potrebbe essere solo una questione di allenamento e soprattutto un’impresa alla portata di tutti. E voi che aspettate? Provate, provate e ancora provate!